Fabio de Visintini
21 luglio – 17 settembre 2022
trart – viale xx settembre 33, Trieste
Loro ci sono sempre. Sono i pesci del golfo di Trieste. Esistono e nuotano nei loro mari colorati, si rincorrono e si schivano creando armonici giochi grafici sulla tela.
Fabio de Visintini continua a proporli come unico soggetto dei suoi dipinti, aiutandoci a immaginare orate, sardoni, triglie, calamari e meduse come amici celati in un mondo a parte. Un altrove non troppo lontano che ci piace pensare tranquillo e pacato, immerso nel silenzio liquido delle acque.
La semplificazione delle forme e dei dettagli permette a de Visintini di operare un processo di sintesi che consente di far muovere i pesci senza alcuna tensione muscolare, senza alcuna volontà di resa del reale. Non c’è modellato, non ci sono ombre, ma pennellate precise che colgono alcune caratteristiche che li rendono unici e aiutano il nostro occhio a riconoscere le varie tipologie: l’occhio sulla coda delle “ociade”, il ventre argenteo dei “sardoni” del golfo, i tentacoli violacei delle meduse.
Ma l’intento non è didattico, in parte forse, ma c’è di più. Accanto al gioco grafico di forme e segni che si inseguono sulla tela, l’idea che sottende a questo ciclo, al di là della metafora, sembra essere un’evocazione di un mondo immaginario e senza pensieri, sospeso tra il gioco e l’estetica accattivante che, ancora una volta, ammiccano al design contemporaneo e accontentano il nostro desiderio di leggerezza.